Questo cartello l’ho fotografato in un bar. E’ all’interno di un piccolo centro commerciale, ma di quei centri non proprio splendenti, che non ci va una montagna di gente.
Un piccolo barettino, gestito con un sorriso da una proprietaria, che è così come la racconta. Non promesse non mantenute. Semplicemente la descrizione di quello che fa.
Simpatia e accoglienza al cliente.
Magari questo cartello l’avrà copiato da qualche parte (ma a me interessa poco, mi interessa che le promesse fatte siano veritiere), ma è così veramente, perchè quando ho preso il caffè, per la prima volta nella mia vita in questo bar, così mi sono trovato.
E così penso alle nostre nonprofit che hanno tanto bisogno di imparare a raccontarsi in modo diverso (la parola #storytelling forse è un po’ abusata, ma è quella giusta!) quello che già fanno.
▶ PRIMA REGOLA
Non andiamo a raccontare quello che non siamo, che poi la gente ci rimane male. Giustamente.
Ogni promessa non mantenuta, è molto peggio di non aver mai fatto quella promessa.
E’ vero con i figli, figuriamoci con i clienti, che non è che ti vogliano bene per prossimità.
▶ SECONDA REGOLA
Non servono grandi budget, e nemmeno grandi progetti, basta poco: guardate questo cartello.
Costo per realizzarlo?
Praticamente pari a zero, ma hanno fatto lo sforzo di rendere visibile quello che – purtroppo – è invisibile.
Non si sono limitati a scrivere “caffè solo a 1 euro”, ma hanno capito la necessità di raccontare, evidenziare, ridire tutto quello che comprende il caffè.
Troppo spesso non ci rendiamo conto di quanto sia invisibile tutto quello che è descritto nel cartello che ho fotografato. Eppure esiste!
La stessa cosa dobbiamo farla noi con le nostre organizzazioni:
raccontare in modo diverso, quello che già facciamo.Ma ce lo chiediamo mai??
Facciamo lo sforzo di ragionare e di spacchettare i singoli obbiettivi, e i piccoli risultati che ogni giorno otteniamo?